Conio

Conio

L’abitato conserva significative tracce di epoca medievale, la cui massima espressione è rappresentata dal campanile rustico in pietra squadrata e dalle navate con archi e colonne in pietra nera della Chiesa di San Maurizio.

Questa chiesa indica probabilmente anche la sede originaria dell’antico borgo di Conio, in seguito trasferito sul crinale più elevato nei pressi del Castello.

Quest’ultimo, da roccaforte trasformato in palazzo dai Conti di Ventimiglia, venne incendiato durante l’ultima guerra ed è oggi oggetto di restauro e ricostruzione a cura della Soprintendenza ai Beni Ambientali e Culturali della Liguria. Della struttura originale si conservano ancora tratti delle mura perimetrali in pietra squadrata.

La forma dell’impianto urbano riflette il complesso intreccio di strade che si diramano verso Borgomaro, in direzione di Poggialto e verso il passo di San Bernardo di Conio. Nel borgo si trovano diverse fontane, tra cui uno dei lavatoi più suggestivi della valle: collocato in un profondo vano, presenta una grande vasca quadrata, accessibile su tutti i lati, con lastroni di ardesia. La copertura in pietra sottolinea il carattere montano dell’abitato, storicamente legato al Monte Grande e alle ampie aree di transumanza che univano il ponente ligure, dal Roia al Tanaro.

Nei fertili orti situati al di sotto del paese, irrigati abbondantemente, vengono coltivati i celebri fagioli bianchi di Conio, rinomati per la loro qualità e acquistabili direttamente dai produttori locali.