Storia e Origini
Le origini di Borgomaro risalgono all’epoca medievale, quando il borgo cominciò a svilupparsi lungo la valle del torrente Impero come punto strategico di passaggio tra l’entroterra e la costa.
La posizione favorevole ne fece sin dai primi secoli un centro di scambi e di presidio militare. Già nel XII secolo il territorio risultava possedimento dei conti di Ventimiglia, antica e potente casata che dominava gran parte del Ponente ligure. Successivamente passò ai Lascaris, conti di Tenda, i quali ne rafforzarono le strutture difensive, e in seguito alla nobile famiglia dei Doria di Genova, protagonisti della storia ligure tra Medioevo e Rinascimento.
Nel Seicento Borgomaro fu teatro di eventi bellici legati alle lotte tra Genova, la Spagna e le potenze europee. Nel 1625, durante l’occupazione di Oneglia da parte degli spagnoli e dei genovesi, il comandante della piazza, il cavaliere di Malta Leonardo Broglia, trovò rifugio nella fortezza borgomarese, che tuttavia fu costretta a capitolare e venne distrutta dai nemici. Sul finire del XVII secolo gli abitanti del borgo si distinsero ancora una volta per il loro coraggio, accorrendo in aiuto di Oneglia, sottoposta al bombardamento dell’armata francese.
Con il declino della Repubblica di Genova, Borgomaro seguì le sorti del territorio ligure: entrò a far parte della dominazione napoleonica e, dopo il Congresso di Vienna del 1815, venne annessa al Regno di Sardegna, divenendo capoluogo di mandamento e seguendo le vicende amministrative della provincia di Oneglia.
Dal punto di vista storico-architettonico, Borgomaro conserva un ricco patrimonio artistico e religioso. Tra gli edifici di maggior rilievo si segnalano la parrocchiale dei Santi Nazario e Celso, con il portale scolpito in pietra nera della fine del XV secolo; la chiesa di Sant’Antonio Abate, che custodisce importanti opere d’arte; la chiesa di San Bernardino a Candeasco; e il castello medievale dei conti di Ventimiglia, a Conio, memoria viva delle sue antiche radici feudali.