San Bernardo di Conio
La frazione di San Bernardo è costituita da un gruppo di casolari di costruzione relativamente recente, disposti tra gli alti crinali della valle Argentina e lungo l’importante strada di collegamento con il Piemonte.
Questa via di transito è documentata già in un’antica cartografia della Contea di Tenda, dove figurava come arteria strategica tra l’Imperiese e il basso Piemonte occidentale.
Un segno tangibile della memoria storica del borgo è la lapide che ricorda la battaglia di Monte Grande, combattuta durante l’ultima guerra, testimonianza delle difficoltà e del valore di queste comunità montane.
Oggi San Bernardo è legato soprattutto al turismo minore, una forma di turismo lento e in costante crescita, che valorizza la vita semplice e autentica della valle. Nei prati che circondano l’abitato fioriscono numerose varietà di specie protette – tra cui genziana, genzianella, viola, margherita, lavanda e il raro tulipano dei monti – mentre nei boschi prosperano eccellenti funghi, apprezzati dai cercatori locali e dai visitatori.
Sui dolci crinali è ancora possibile ammirare le tipiche caselle, costruzioni rustiche quadrate o tonde, realizzate interamente a pietra a secco, con le lastre disposte a cerchio fino a chiudersi a volta. Questi manufatti, diffusi in tutta la valle del Maro, venivano eretti dai pastori come ricovero per sé e per gli attrezzi, e costituiscono una preziosa testimonianza dell’architettura rurale tradizionale.
La casella, il caruggiu, il gumbo, la mulattiera e il sentiero rappresentano simboli di una civiltà contadina che continua a vivere attraverso la memoria e l’identità delle persone. Una storia fatta di tenacia e orgoglio, di luoghi tranquilli, del profumo della terra, del verde intenso dei boschi, dei pascoli e dei prati, e soprattutto dei rinomati prodotti locali, che ancora oggi raccontano l’anima genuina di queste montagne.